PAPUA NUOVA GUINEA - Port Moresby

Speciale Sing-Sing e Uccelli del Paradiso

  • Tour di gruppo (voli esclusi)
  • 8 giorni / 7 notti
  • Categoria Turistica
  • Come da Programma

Grande viaggio etnografico tra incredibili popolazioni primitive e colorati Sing Sing nella lontana e sconosciuta Papua Nuova Guinea, la più grande isola del Pacifico, selvaggia e incontaminata, dove sopravvivono e coesistono centinaia di etnie, culture e tradizioni ancora strettamente legate al neolitico.
Piccoli gruppi internazionali, guide locali in inglese, spostamenti con piccoli aerei, alcune camminate non molto impegnative.
Tra Luglio e Settembre è possibile assistere a svariati Sing-Sing (Festival) con itinerari di durata variabile.
Un viaggio attraverso la geografia e le culture di uno dei luoghi meno conosciuti ed esplorati del pianeta.

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Dettagli

Itinerario di viaggio

1° giorno: Port Moresby - Wewak
Al mattino presto arrivo a Port Moresby, la capitale della Papua Nuova Guinea, che si trova presso una splendida insenatura nel Golfo di Papua, lungo la costa meridionale dell’isola.
Dopo aver espletato le formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale.
Lo staff presterà assistenza per effettuare il check-in del successivo volo di linea per Wewak, operato da Air Niugini (volo PX 120 09h20- 10h40 operato con aeromobili tipo Fokker F100 jet da 100 posti).
Se vi fosse del tempo a disposizione fra l’arrivo e il volo di proseguimento (qualora il volo domestico venisse posticipato) lo staff locale potrà effettuare un breve giro della città in attesa dell’imbarco.
Pranzo libero.
All’arrivo a Wewak accoglienza in aeroporto da parte della guida locale che affiancherà il gruppo durante il viaggio e trasferimento di circa 15 minuti per raggiungere l’hotel presso il quale alloggiare.
La cittadina sorge lungo la costa settentrionale della Papua Nuova Guinea, occupando una piccolo penisola che si protende nel Mare di Bismark.
Pomeriggio a disposizione per rilassarsi dopo il lungo viaggio.
Cena e pernottamento in hotel.

2° giorno: Wewak - Isola di Kairiru - Wewak 
Prima colazione in hotel.
Con una piacevole passeggiata si discende dall’hotel verso il porto.
A bordo di una barca veloce aperta, inizia la navigazione, della durata di 1h30m circa, attraverso il braccio di mare che separa Wewak dall’isola di Kairiru.
Durante la seconda guerra mondiale l’isola fu un avamposto per le navi e gli idrovolanti giapponesi impegnati nell’avvistamento delle forze nemiche e, per questo motivo, venne ripetutamente attaccata dagli americani.
Kairiru è di origine vulcanica, ha un perimetro di circa 40 km ed è ricca di vegetazione.
La sovrasta il vulcano dormiente di Mount Malangis (circa 740 mt), che si trova grosso modo al centro dell’isola.
Si raggiunge Victoria Bay, sull’estremità occidentale, una suggestiva insenatura dove una sorgente di acqua calda, che sgorga dalle rocce vulcanica sulla spiaggia, si miscela con l’acqua fresca del mare creando una piccola corrente dalla temperatura gradevole per immergersi. Tempo a disposizione per bagni e piacevoli passeggiate.
Si prosegue in barca verso nord.
Per lunghi tratti la costa si presenta frastagliata, con scogliere di roccia basaltica di origine vulcanica che cadono a picco nel mare e piccoli villaggi sorgono incastonati al riparo tra le insenature.
Si raggiunge il villaggio di Shargur, dove la comunità locale accoglie sempre i pochi forestieri con una calorosa danza di benvenuto.
Pranzo al villaggio e nel primo pomeriggio si effettua una escursione alla vicina cascata, con possibilità di tuffarsi nelle acque rinfrescanti.
A ridosso della cascata, in cima a un breve ma ripido pendio, ci sono ancora i resti della buca che i giapponesi utilizzavano per l’avvistamento di caccia bombardieri e navi nemiche provenienti dal quadrante Nord.
Rientro al villaggio nel tardo pomeriggio rientro in barca a Wewak, godendo degli ultimi begli scorci di Kairiru.
All’arrivo in città trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

3° giorno: Wewak - Ambunti (escursione in piroga al lago Wagu)
Al mattino presto colazione e trasferimento privato in aeroporto e volo charter per Ambunti, operato con aeromobili leggeri del tipo Cessna o De Havilland Twin Otter.
Dopo circa 40 minuti di volo si atterra ad Ambunti.
Dalla pista di atterraggio si raggiunge a piedi la semplice e modesta guest house, con l’aiuto dei facchini per il trasporto del bagaglio.
Il villaggio rurale di Ambunti è la porta di accesso all’Upper Sepik, esso è raggiungibile solo per via fluviale o aerea ma non terrestre poiché non esistono strade di collegamento.
Questa limitazione, unitamente ai pochi alloggi disponibili, fanno di Ambunti una meta poco turistica e ogni anno il Festival del Coccodrillo diventa un’occasione ambita da molti viaggiatori ma accessibile a pochi!
Oggi è il primo giorno del festival e di consuetudine il giorno inaugurale è il meno interessante perché non si tengono performance culturali ma solo piccole prove di “riscaldamento”.
Proprio per questo approfitteremo della giornata per fare una bella esplorazione della zona.
Pranzo alla guest-house.
Dopo pranzo si raggiunge a piedi la riva del Sepik, distante pochi minuti, per una escursione in canoa a motore fino al lago Wagu.
L’area è compresa tra il corso del Sepik e la catena montuosa dei Monti Hunstein è circondata da una lussureggiante foresta pluviale e ospita un bacino idrografico ricco di laghi e piane alluvionali.
La zona è sotto la tutela del governo con l’intento di salvaguardare questo habitat incontaminato che ospita una ricca avifauna, tra cui uccelli acquatici, magnifici uccelli dl paradiso, pappagalli e casuari, e numerose specie vegetali.
Dopo circa un’ora di navigazione lungo un canale secondario si raggiunge una piccola guest house affacciata sulle sponde del lago.
Tempo di rinfrescarsi e poi una piacevole camminata immersi nella bellezza della foresta pluviale tra fiori, farfalle, alberi e uccelli.
Ritorno ad Ambunti nel tardo pomeriggio, procedendo a ritroso lungo il fiume (per precauzione portare il repellente per insetti nel caso che una parte della navigazione sia al calar del sole).
Rientro alla guest house per la cena e il pernottamento.
La cena viene servita in stile locale.
Le camere hanno un grado accettabile di pulizia, sono dotate di due letti e ciascuno fornito di zanzariera.
Non si garantisce la sistemazione in singola ed è importante sapere che la corrente elettrica non viene sempre erogata con continuità.

N.B. Facciamo presente che sui voli di linea domestici è consentita una franchigia di 16 kg per il bagaglio da stiva più 5 kg per il bagaglio a mano.
La stessa franchigia complessiva (di circa 20 kg) è consentita sui voli charter ma, essendo spesso questi piccoli aeroplani sprovvisti di cappelliera, si consiglia di portare a bordo solo la macchina fotografica e di stivare anche lo zainetto.

4° giorno: Ambunti (Festival del Coccodrillo)
Al mattino, dopo la prima colazione, si raggiunge l’area del festival presso l’ufficio distrettuale alla fine della pista di atterraggio.
Si potrà assistere alle competizioni e camminare nell’area della manifestazione, anche per familiarizzare con la gente.
Una sola volta all’anno tutte le genti che abitano lungo il fiume Sepik e i suoi affluenti, si danno appuntamento ad Ambunti per il Festival del Coccodrillo.
L’autenticità di questo evento e la fotogenia della gente e dei gruppi in gara è davvero unica, impossibile da confrontare con altri festival etnici.
Il festival celebra la centralità del coccodrillo nella vita delle popolazioni del Sepik e coinvolge la gente che vive lungo tutta l’area del fiume. Gruppi di vari villaggi, alcuni provenienti anche da luoghi più lontani quali i laghi di Blackwater o l’estremo corso superiore del Sepik, si esibiscono in danze tradizionali che hanno come tema centrale il coccodrillo, alcuni gruppi danzano addirittura con dei coccodrilli vivi. 
Ogni villaggio ha la propria danza e il proprio costume, è sorprendente osservare una tale varietà di sub-culture evolutesi lungo il medesimo fiume!
Alcuni uomini hanno la schiena, le spalle e i fianchi completamente ricoperti di cicatrici in rilievo (cheloidi), che fanno assomigliare la loro pelle a quella del coccodrillo; si tratta delle scarificazioni rituali che vengono praticate per segnare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
I coccodrilli sono importanti non soltanto per la centralità nelle credenze spirituali ma anche per la microeconomia dei villaggi: nel bacino del fiume Sepik la carne di coccodrillo rappresenta un importante apporto proteico alla dieta locale, senza considerare i proventi derivanti dalla vendita della pelle di coccodrillo.
Per assistere al festival sono disponibili dei posti a sedere proprio di fronte all’esibizione, ciascun partecipante è libero di muoversi e fotografare durante le performance.
Si potrà scegliere di rientrare liberamente per il pranzo alla guest house oppure acquistare da una delle tante bancarelle bevande, frutta fresca o cibi cotti tradizionali, preparati dalle donne del posto...un’occasione unica per assaggiare le vere specialità ‘casalinghe’.
Acqua minerale a disposizione del gruppo durante la manifestazione.
Dopo pranzo partenza per un’altra escursione in piroga lungo il corso del Sepik.
Deviando dal corso principale del fiume, seguendo un canale minore, si raggiunge la piccola comunità di Waskuk, per ammirare la loro abilità nell’intaglio e nella decorazione di sculture lignee raffiguranti soggetti semi-astratti.
Rientro ad Ambunti nel pomeriggio, cena e pernottamento in guest house.

5° giorno: Ambunti (Festival del Coccodrillo) – Pagwi
Dopo colazione si dedica un’altra intera mattinata allo straordinario evento.
Il festival è sponsorizzato dal WWF con lo scopo di educare le popolazioni locali a uno sfruttamento sostenibile della fauna locale come, per esempio, la caccia controllata del coccodrillo selvatico.
Le due specie esistenti nel bacino del Sepik sono il coccodrillo comune di acqua salata (Crocodilus porosus) e il coccodrillo di acqua dolce della Nuova Guinea (Crocodilus novaeguineas).
Oggi queste due specie si stanno rifugiando sempre più verso i tributari più remoti del Sepik, lontani dai loro predatori: gli uomini.
E’ sempre più raro avvistare coccodrilli lungo le sponde del fiume antropizzate e il WWF ha istituito una propria base operativa in quest’area per sensibilizzare i locali alla conservazione dell’ecosistema del Sepik e incoraggiarli a forme alternative di sussistenza ed ecoturismo.
Anche la raccolta di uova di coccodrillo selvatico da covare poi in fattorie rappresenta una minaccia per le specie.
Ci sono molte bancarelle che vendono collane con denti di coccodrillo e pregevoli oggetti di artigianato tra cui le prue delle piroghe (“Puk Puk” in pidgin, l’idioma locale) scolpite a forma di coccodrillo o di altri animali-totem (casuario, maiale selvatico, cacatoa, mantide religiosa... tanto per citare i principali).
Dopo pranzo si lascia Ambunti.
Chiusi i bagagli e caricati sulle agili piroghe a motore, intagliate in un unico tronco, per l’ultima volta si procederà sul Sepik, questo serpeggiante corso d’acqua che scorre per più di 1.100 km attraverso le vaste distese che si perdono tra rilievi ammantati di fitta vegetazione equatoriale.
Il fiume, uno dei più grandi al mondo, non è solo la linfa di questo enorme ecosistema ma ha anche una grande importanza intangibile: rappresenta la storia senza tempo di tutte le persone che vivono lungo il suo corso, il valore del legame culturale tra passato e presente che il Sepik rappresenta per tutte i gruppi linguistici diversi è incalcolabile, attraverso il suo fluire avviene l’osmosi tra la vita, la religione e l’arte di questi popoli esotico e ancora misteriosi.
Dopo circa tre ore di navigazione si raggiunge la missione di Pagwi e sistemazione per la notte presso la semplice guest house locale.
Se vi è tempo si effettua una sosta lungo la navigazione al villaggio di Avatip, il più grande villaggio lungo il corso superiore del Sepik.
Cena a base di pietanze locali e pernottamento in guest house.

N.B. La guest house consiste in una semplice capanna.
Doccia (spesso costituita da secchi d’acqua) e latrina sono in comune.
Non c’è corrente elettrica e anche la cena viene consumata alla luce delle lampade.
Si consiglia di portare un proprio sacco lenzuolo, un asciugamano (preferibile di microfibra per rapida asciugatura), del sapone e della carta igienica.
Consigliato anche un mini-ventilatore a batterie.
Non è garantita la sistemazione in singola.
Durante la navigazione sulle piroghe a motore l’organizzazione locale fornisce dei giubbotti salvagente.
Si consiglia l’utilizzo di un cappello a falda larga e di creme ad alta protezione solare in quanto l’irradiamento solare è forte e le canoe non sono dotate di tendalino o altri ripari.

6° giorno: I Villaggi del Middle Sepik 
Al mattino, a bordo delle agili piroghe, si ridiscende lungo il medio corso del Sepik per esplorare alcuni villaggi.
Dopo circa un’ora e mezza si attracca sulla sponda per proseguire a piedi verso l’interno.
Con una camminata di mezzora si raggiunge il villaggio tradizionale di Kanganaman.
Le popolazioni della regione del Sepik appartengono all’etnia Papua e vivono in villaggi che sono economicamente e politicamente indipendenti.
L’economia è soprattutto di tipo agricolo, la coltivazione viene fatta con strumenti e tecniche rudimentali.
Agli uomini spetta il compito del disboscamento delle aree da coltivare, il loro terrazzamento e la costruzione del sistema di irrigazione; le donne si occupano della coltivazione vera e propria e dell’allevamento degli animali domestici.
La base alimentare è costituita da tuberi come il taro, l’igname e la patata dolce; la poca carne è di cacciagione, eccetto che nel caso di particolari feste in cui vengono macellati i maiali.
Solitamente ogni villaggio è abitato dai membri di uno stesso clan, che è l’unità sociale e politica, più le donne sposate provenienti da clan differenti, ovvero da altri villaggi.
Tutti gli appartenenti a un clan si considerano parenti e si identificano con il loro villaggio, che ha come centro unificatore la Casa degli Spiriti o Haus Tambaran, una costruzione su palafitte che può essere davvero imponente.
Le travi di sostegno vengono incise e decorate, come pure il frontone dal quale si erge, nel punto più alto, un palo scolpito recante sulla sommità un uccello, simbolo dell’anima.
L’interno è completamente decorato con pitture e sculture rappresentanti gli antenati o gli spiriti, maschere per cerimonie e vari oggetti sacri, come flauti, tamburi, teschi e armi.
Nella Casa degli Spiriti avvengono tutte le riunioni politiche, i consigli degli anziani, le cerimonie di iniziazione e quelle propiziatorie.
Pranzo al villaggio a base di frutta e dopo aver riguadagnato la riva si attraversa in canoa il fiume dove sulla sponda opposta, a circa 20 minuti a piedi all’interno, si trova il villaggio di Palimbei.
La visita anche di questo villaggio del Middle Sepik serve per approfondire la conoscenza della cultura e delle tradizioni dei Papua.
All’interno dell’Haus Tambaran si trova il luogo di incontro tra il mondo dell’Uomo e quello degli Spiriti e degli Antenati, dove le forze soprannaturali si manifestano attraverso le loro immagini simboliche scolpite e dipinte dai maschi iniziati, che si riconoscono dalle cicatrici a “pelle di coccodrillo”, l’animale più importante per queste popolazioni sia come alimento sia come spirito.
La vita spirituale è molto intensa ed è dominata da una concezione di tipo animistico che attribuisce a tutte le cose e a tutti gli esseri una energia psichica intrinseca chiamata Mana.
Il Mana nell’Uomo è localizzato nel cranio, e questo spiega la ragione per cui era diffusa la caccia alle teste: lo scopo era quello di carpire il Mana dei nemici per accrescere il proprio o per trasmetterlo ai propri figli. Per la stessa ragione vige tuttora l’usanza della conservazione e decorazione dei crani degli antenati, in modo che l’anima dei defunti, placata dalle attenzioni ricevute, possa tornare a risiedervi. Quest’ultima tradizione è molto diffusa e praticata in tutta la Nuova Guinea e in special modo nell’area del Sepik, dove i crani vengono rimodellati con resine e argille e ornati con conchiglie e fibre vegetali.
Le teste vengono infine decorate, dipinte e alcune volte applicate a maschere o a fantocci e fatte oggetto di culto nella Casa degli Spiriti.
Si riprende il Sepik per proseguire fino all’insediamento di Kaminabit e sistemazione presso la guest house locale.
Cena a base di pietanze locali e pernottamento nella guest house del villaggio.

7° giorno: Middle Sepik - Wewak
Prima colazione a partenza per l’ultimo giorno di navigazione lungo il bacino del Sepik.
Dopo circa 90 minuti si raggiunge il villaggio di Tambanum, per la visita della Haus Tambaran.
Il villaggio è anche rinomato per i suoi manufatti e rappresenta l’ultima occasione per ammirare l’artigianato locale e inusuali oggetti.
Pranzo a base di frutta e risalendo l’ultimo tratto di fiume si attracca al villaggio missionario di Timbunke, l’unico del Middle Sepik dotato di una pista di atterraggio e decollo.
Nel primissimo pomeriggio imbarco e decollo con un velivolo per il breve volo charter (circa 25 minuti) per Wewak, operato dalla compagnia missionaria MAF (dispone di piccoli aeromobili tipo Cessna C208 Gran Caravan o De Havilland DHC6 Twin Otter).
In alternativa, se le condizioni di visibilità o di meteo non fossero appropriate per il volo a vista, si prosegue via terra per Wewak lunga una strada che impiega quasi 4 ore per compiere il tragitto.
All’arrivo a Wewak trasferimento privato in hotel, per rendere possesso della camera.
Resto del pomeriggio a disposizione per relax o per una passeggiata, magari scuriosando tra bancarelle e negozietti.
Cena libera e pernottamento in hotel.

8° giorno: Wewak - Port Moresby
Sveglia al mattino presto, caffè in camera e trasferimento in aeroporto per il breve volo di linea Air Niugini per Wewak (PX121 06h10-08h20, con scalo tecnico a Madang, operato con aeromobili del tipo Fokker F100).
Arrivo a Port Moresby e successiva coincidenza con il volo internazionale di Air Niugini per Singapore (PX 392 15h00- 19h20, operato con aeromobili del tipo Boeing 767/300).
Pranzo libero.
Arrivo all’aeroporto di Singapore, ritiro del bagaglio e nuovo check-in per il volo intercontinentale di rientro per l’Italia.
Pasti e pernottamento a bordo.
Altre partenze possibili, con durate e prezzi diversi, in occasione di altri festival sempre in gruppi di nazionalità mista con esperte guide parlanti inglese (Quotazioni su richiesta):

- National Mask & Warwagra Festival 12-16/07/2023
- Sepik River Crocodile & Arts Festival 05-07/08/2023
- Tama Festival 09-10/08/2023
- Enga Cultural Show 11-13/08/2023
- Siwai Cultural Show 12-12/08/2023
- Hagen Show 19-20/08/2023
- Kemase Cultural Festival 13-14/09/2023
- Goroka Show 15-17/09/2023
- Kalam Festival 18-21/09/2023
- Kutubu Kunu & Digaso Festival 21-23/09/2023
- Morobe Show 04-05/11/2023

Consulta il listino con le date di partenza e rientro e contatta il tuo promotore di fiducia!

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Date e prezzi
Prezzo
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Prezzi: I prezzi indicati sono espressi in Euro e s’intendono per persona in camera doppia standard.

Quotazione voli su richiesta.


La quota comprende:
- Voli domestici e charter in Papua Nuova Guinea
- Franchigia bagaglio secondo indicazioni della compagnia aerea
- Trasferimenti da/per l’aeroporto in Papua Nuova Guinea
- Trasferimenti e tour come da programma in minibus privato con autista a disposizione
- Guida locale professionale parlante inglese
- Escursioni come da programma
- Sistemazione in hotel e guesthouse di categoria turistica (alcune strutture potrebbero avere i servizi in comune)
- Trattamento di pensione completa dalla cena del 3° giorno alla cena del 12° giorno
- Tratamento di pernottamento e colazione durante il resto del tour
- Assistenza di personale specializzato 
- Ingressi e permessi come da programma
- Assicurazione medico/bagaglio obbligatoria

La quota non comprende:
- Voli intercontinentali dall'Italia e relative tasse aeroportuali 
- Eventuali tasse governative per i voli locali
- Spese gestione pratica 95€
- Pasti e bevande non menzionati
- Visto obbligatorio da pagare in loco circa 30€ a persona
- Mance ed extra di carattere personale
- Assicurazione annullamento facoltativa pari al 4% del totale pratica 
-Tutto quanto non espressamente indicato nella voce “La quota comprende”

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Appunti di Viaggio

Cosa sapere prima della Partenza

Collegamenti aerei da/per Ambunti
I piccoli charter che collegano Wewak con Ambunti e altre località non servite dai voli di linea domestici, operano secondo le regole del ‘volo a vista’, per le quali le condizioni atmosferiche devono garantirne una buona visibilità per l’effettuazione.
I mesi da Luglio a Settembre sono statisticamente i migliori dell’anno per viaggiare nell’entroterra e, durante questo periodo, una cancellazione del volo è improbabile ma non impossibile.
Perciò l’orario del decollo non può essere mai garantito, ciò che si può fare è raggiungere l'aeroporto ed essere pronti a partire una volta che il pilota riceve via radio l’ok sulla visibilità.
Il rischio che il volo venga cancellato per il meteo è basso ma possono esistere anche altri casi estremi, quale per esempio l’indisposizione del pilota e la difficoltà a reperire nell’immediato un sostituto.
Qualora il volo fosse riprogrammato al giorno successivo l’organizzazione locale cercherà di proporre attività alternative da svolgere nella giornata o, se possibile, coprire la distanza via terra.
Si prega di notare che le attività perse non saranno però rimborsabili per le cause di forza maggiore.

Tuttavia questa considerazione non scoraggia i nostri Viaggiatori che sanno affrontare con la dovuta pazienza ed elasticità le eventuali “avversità” di una destinazione affatto facile; le giornate e le esperienze che si vivranno a stretto contatto con queste popolazioni valgono qualche disagio e una eventuale attesa.

Ogni anno sono poche decine i viaggiatori che s’inoltrano in queste aree remote.

Si consiglia di organizzare il bagaglio a matrioska: un grande borsone contenente una borsa più piccola, per lasciare di volta in volta in custodia il bagaglio eccedente.

Pernottamenti nelle guest house
Nelle località più isolate della Papua Nuova Guinea (quali Ambunti, le isole di Muschu e Kairiru, Pagwi e altri villaggi) le uniche strutture in cui è possibile pernottare sono le guest house locali, senza alternativa di scelta.
Le guest house sono delle strutture basiche, molto semplici e difficili da classificare secondo gli standard a cui siamo abituati.
Sono costruite solitamente in stile tradizionale e gestite dalle comunità locali, quasi sempre con un grado di pulizia accettabile.
Le stanze sono dotate di letti con materassi, lenzuola, coperte e cuscini, con bagni in comune.
Le strutture dispongono di pochi posti letto, proprio perché sono fuori dalle rotte turistiche, e quindi di poche stanze.
Per questo motivo non è possibile garantire aprioristicamente la sistemazione in doppia o in singola nelle guest house al momento della conferma del viaggio.
L’organizzazione locale farà di tutto per garantire le prenotazioni ma in situazioni contingenti, nel caso si renda necessario condividere con altri compagni di viaggio, sono richieste a ciascun partecipante l’elasticità e la capacità di adattamento che ogni buon Viaggiatore deve far proprie.
In alcune guest house i materassini di gommapiuma sono direttamente sul pavimento ma protetti comunque da zanzariera.
Si consiglia vivamente di portare un piccolo ventilatore portatile per le notti particolarmente calde, soprattutto per muovere l’aria sotto le zanzariere.
La biancheria che viene fornita per la notte consiste in un sacco lenzuolo pulito e un cuscino pulito.
Per ogni evenienza si consiglia di portare un proprio sacco lenzuolo e una federa.
Le toilette consistono talvolta in bagni all’occidentale con sciacquone e talvolta in fosse biologiche con la seduta.
Le docce esterne sono generalmente dotate di acqua corrente e in mancanza vi sarà un fusto d’acqua con catino.
Vengono forniti sapone e carta igienica ma è necessario portare un proprio telo da bagno o asciugamano e si consiglia di portare un detergente battericida.
La linea elettrica potrebbe essere soggetta a blackout o malfunzionamenti laddove esista, alternativamente viene erogata da piccoli generatori solo alla sera.
La cucina è tradizionale, a base di prodotti tipici, e preparata dalla comunità locale.

Trasporti
Per i trasporti via terra, laddove previsti, si utilizzano solitamente dei minibus con A/C.
Voli di linea domestici operati dalla compagnia di bandiera Air Niugini per la tratte interna Port Moresby / Wewak e ritorno.
Volo charter per la tratta Wewak / Ambunti e Timbunke / Wewak operato da Mission Aviation Fellowship (MAF), una organizzazione missionaria che adopera una piccola flotta di velivoli.
Piroghe a motore per la navigazione sul fiume Sepik dotate di giubbotti salvagente ma senza tendalino per la protezione dal sole (o dalla pioggia).
E’ quindi indispensabile un cappello con visiera e un k-way.
Barca a motore scoperta per l’escursione all’isola di Kairiru.

Organizzazione
Esperte guide locali di lingua inglese e gruppo di nazionalità mista.
Staff, autisti e barcaioli locali per i trasferimenti.
Assistenza in loco durante le giornate di festival e negli aeroporti.

Pasti e pernottamenti
Pensione completa dalla cena del 3° giorno alla cena del 9° giorno, come specificato sul programma.
Sono previsti alcuni picnic e alcuni pranzi in stile tradizionale nei villaggi o in hotel.
Le cene sono tutte in hotel o presso le guest house.
L’hotel di Wewak è di categoria 3*, semplici guest house tradizionali ad Ambunti e negli altri villaggi del Sepik.

Clima
La Papua Nuova Guinea ha un clima caldo, umido e piovoso tutto l’anno.
Si distingue però una stagione più piovosa (da Dicembre a Marzo) e una stagione meno piovosa (da Giugno a Ottobre).
Sulla costa (Port Moresby, Wewak, Madang) le temperature sono abbastanza stabili tutto l’anno (tra i 25°C e i 30°C), ma il tasso di umidità e il vento sono mutevoli.
Nell’interno, ad Ambunti, clima caldo e soleggiato ma un po’ più fresco di sera rispetto alla costa.
Sulle Highlands invece, a Mount Hagen (tra i 1700 e i 1900 metri) le temperature diurne sono più basse (18°- 22°C) e di sera può fare anche freddo (8°-15°C).
Piogge sempre possibili ovunque.

Formalità burocratiche
Richiesto il visto d’ingresso, ottenibile in arrivo all’aeroporto di Port Moresby.
Attualmente il costo è di 100 Kina (PKG), circa 30 Euro.
Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso e almeno 2 pagine libere.

Disposizioni sanitarie
Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria.
Fortemente consigliata la profilassi antimalarica, sebbene sia il periodo più asciutto dell’anno.
Si consiglia di informarsi comunque presso l’Ufficio d’Igiene.
E’ fondamentale portare con se le medicine di uso personale, difficilmente reperibili in loco.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà
Viaggio prevalentemente etnografico, adatto a chi è interessato a incontrare popolazioni primitive uniche al mondo, anche se l’aspetto naturalistico non è in secondo piano.
La partecipazione ai festival è una straordinaria occasione per vedere tutte insieme tante etnie sfilare con indosso gli abiti tradizionali più belli e sgargianti.
Itinerario un po’ impegnativo con alcune camminate in ambienti umidi tropicali, con possibile terreno fangoso ma prevalentemente su percorso pianeggiate.
Da mettere sempre in conto eventuali piogge e comunque un alto tasso di umidità sia sulla costa che lungo il bacino fluviale del Sepik.
I voli charter potrebbero subire ritardi e cancellazioni e alcuni pernottamenti sono previsti in spartane guest house, davvero semplici, con bagni in comune e dove non è affatto garantita la sistemazione in singola.
Da mettere sempre in conto che la Papua Nuova Guinea è già un paese poco frequentato dal turismo e che l’assenza di turismo in alcune aree, maggiormente come Ambunti nell’Upper Sepik, che non hanno collegamenti terrestri ma solo aerei o fluviali con il resto del paese, ha contribuito a mantenere uno stile di vita locale assolutamente genuino.
Il servizio di ospitalità nelle cittadine principali è sufficientemente buono.
In alcune località, invece, i servizi non solo sono molto basilari o addirittura scarsi ma anche molto costosi, per cui non esiste una proporzione diretta tra prezzo pagato e qualità del servizio ricevuto. 

Pertanto, non essendovi alternative di scelta, si invitano tutti i Viaggiatori ad avere una buona dose di flessibilità e di pazienza, giudicando talvolta la buona volontà e la disponibilità della gente a cercare di soddisfare le richieste come parte dello servizio stesso. 


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